Progettazione e cablaggio di un quadro elettrico

Sezione 2.1 – Dimensionamento protezioni

Da un quadro elettrico di automazione vengono generalmente alimentati motori la cui potenza può variare da pochi Watt a centinaia di kilowatt.
Senza voler entrare troppo nel dettaglio (in quanto esulerebbe dallo scopo del presente articolo), è importante svolgere alcune brevi considerazioni in merito ai motori:

  • la corrente assorbita dal motore è proporzionale alla coppia che esso genera
  • la corrente assorbita allo spunto del motore è circa 8 volte la corrente che assorbe a regime

In base a quanto sopra esposto si evidenziano 2 aspetti fondamentali: il primo è che per evitare un danneggiamento del motore (sia meccanico che elettrico) è necessario proteggerlo con un dispositivo che limiti la corrente da lui assorbita; il secondo è che detto dispositivo non intervenga entro tempi troppo rapidi in quanto sarebbe impedito l’avviamento stesso del motore.
Esistono idonei componenti adatti all’uopo denominati salvamotori; un’altra metodologia consiste nel separare la protezione termica da quella magnetica. Ma come già detto non voglio addentrarmi troppo nel merito perché esula da quanto in oggetto. Tuttavia ritengo importante fornire una piccola guida per il dimensionamento delle protezioni in base alla potenza elettrica del motore. A tal fine è possibile fare riferimento alle 2 tabelle seguenti: una riguarda motori trifase alimentati a 400 V, l’altra motori monofase alimentati a 230 V. Dalle tabelle è inoltre possibile desumere la taglia del teleruttore necessario.

Tabella protezioni motori monofase 230V
Tabella protezioni motori trifase 400V

Analoghe considerazioni valgono in merito al potere di interruzione che devono presentare i dispositivi di protezione installati all’interno del quadro elettrico. Va da sé che innanzitutto è necessario conoscere la corrente di corto circuito nel punto in cui verrà posizionato il quadro. Nota questa si dovranno utilizzare dispositivi che presentino un potere di interruzione maggiore o uguale alla corrente di corto circuito in quel punto. Ovvero se il quadro sarà installato in un punto dell’impianto in cui è prevista una corrente di corto circuito pari a, ad esempio, 8 kA, si dovranno utilizzare dispositivi che presentino un potere di interruzione maggiore di 8 kA (generalmente 10 kA)
Anche per lo studio delle correnti di corto circuito e della relativa scelta degli interruttori la letteratura tecnica offre pagine e pagine di approfondimenti a cui rimando i lettori particolarmente solerti.