Progettazione e cablaggio di un quadro elettrico

Sezione 2 – Scelte progettuali

Prima di tutto è necessario conoscere le caratteristiche delle utenze che andremo ad alimentare col nostro quadro elettrico. A tal fine è opportuno evidenziare se si tratti di un quadro elettrico di distribuzione oppure di automazione.
Quando si parla di quadro elettrico di automazione ci si riferisce ad un quadro di protezione, comando e controllo di un impianto a bordo macchina o di un impianto specifico (centrale termica, centrale trattamento acque, ecc.). Un quadro di automazione prevede quindi la presenza di salvamotori, relè, selettori, spie, ecc. Generalmente i componenti di un quadro elettrico di automazione (ad eccezione di pulsanteria e spie) non sono accessibili.

Quadro elettrico di automazione


Quando invece si parla di quadro elettrico di distribuzione ci si riferisce ad un quadro elettrico da cui si diramano solo linee di alimentazione (di altri quadri, delle luci, delle prese, ecc.). Generalmente la carpenteria di un quadro elettrico di distribuzione è di tipo modulare ed i componenti sono accessibili.

Quadro elettrico di distribuzione

Questa differenza è importante per il quadrista in quanto generalmente per un quadro elettrico di distribuzione è già stato redatto un progetto esecutivo da parte di uno studio professionale ed i componenti sono definiti univocamente. Per un quadro di automazione, invece, solitamente esiste solo un progetto di massima e quindi diventa importante dimensionare correttamente tutti i dispositivi. Da qui in poi ci occuperemo solo di quadri elettrici di automazione in quanto generalmente più complessi di quadri elettrici di distribuzione; tuttavia i passaggi che verranno indicati sono comuni per entrambe le tipologie.