Motori asincroni
Struttura del motore asincrono
Un motore asincrono è costituito dai componenti indicati nello spaccato sottostante
Il primo elemento da analizzare di un motore asincrono è lo statore. Questo componente può essere definito come l’insieme delle parti fisse e costituisce la parte del circuito magnetico che contiene gli avvolgimenti induttori alloggiati in apposite cave in esso ricavate in corrispondenza della sua superficie interna.
Lo statore è costituito da lamierini in lega d’acciaio-silicio o in acciaio massiccio, isolati tra di loro. Nelle cave ricavate nella struttura dei lamierini sono inseriti tre avvolgimenti primari (ognuno costituito da più bobine diversamente collegate tra loro), ai quali viene applicata la tensione di alimentazione e che generano il campo magnetico.
Gli avvolgimenti statorici trifase possono essere collegati a stella oppure a triangolo se il motore è dotato di morsettiera con 6 morsetti. In questo modo è possibile alimentare lo stesso motore con tensioni trifase di rete differenti. Infatti la condizione necessaria al funzionamento del motore è che ciascun avvolgimento statorico sia sottoposto alla sua tensione nominale. Perciò collegare a stella con tensione concatenata (fase-fase) 400V o a triangolo con tensione concatenata (fase-fase) 230V sarà del tutto equivalente in quanto gli avvolgimenti saranno sempre sottoposti ad una tensione di 230V, equivalente a 400V/1,73 (la stessa considerazione vale anche per sistemi 400V e 690V).
Il secondo elemento da analizzare è il rotore. Questo viene posizionato all’interno dello statore e costituisce il circuito indotto della macchina. Per un motore a gabbia di scoiattolo, il rotore è costituito da un sistema di sbarre conduttrici (rame o alluminio) coassiali all’asse di rotazione e pressofuse direttamente nelle cave ricavate lungo tutta la periferia esterna del nucleo ferromagnetico.
Le sbarre vengono chiuse in cortocircuito da due anelli conduttori posti agli estremi che costituiscono anche un fissaggio meccanico per le sbarre stesse. Si ottiene così un rotore estremamente compatto e robusto, al quale si fissa anche l’albero del motore. Il campo magnetico indotto che costituisce il principio di funzionamento del motore porta quindi in rotazione l’albero del motore convertendo così energia elettrica in meccanica.
Sono presenti altri componenti meccanici che costituiscono il motore; in particolare:
- i due cuscinetti montati sullo statore con la funzione di sorreggere l’albero del motore;
- la carcassa, che con le alette smaltisce il calore prodotto soprattutto dallo statore e contiene anche la morsettiera per la connessione dei cavi;
- la ventola, che provvede al raffreddamento.