Controllori Logici Programmabili PLC – Linguaggio di Programmazione
Linguaggi di programmazione
Per poter gestire correttamente un’automazione, un PLC deve riceve tutte le indicazioni in merito alle operazioni da attuare, deve cioè essere programmato. La programmazione si effettua generalmente con un personal computer su cui è installato un software dedicato che consente di realizzare appositi programmi da scaricare nella memoria della CPU del PLC.
La necessità di unificazione ha portato la comunità internazionale a definire 5 linguaggi di programmazione (3 grafici e 2 testuali) standardizzati. Le loro caratteristiche sono riportate sulla normativa IEC 1131-3 e sul suo successivo aggiornamento rappresentato dalla norma CEI EN 61131-3 (CEI 65-40).
Si riportano nel seguito le principali caratteristiche dei linguaggi standard.
Linguaggi grafici
- KOP (Ladder diagram) detto anche linguaggio a contatti. Questo linguaggio rappresenta la trasposizione informatica dei circuiti elettrici. Il programmatore implementa la logica di funzionamento non più cablando relè e temporizzatori, ma semplicemente disegnando gli schemi elettrici nel software di programmazione.
- SFC(Sequential function chart) detto anche diagramma funzionale sequenziale. È generalmente usato per applicazioni robotiche.
- FUP (Function Block Diagram) detto anche diagramma a blocchi funzionali. È un linguaggio di programmazione del tutto simile ai diagrammi circuitali.
Linguaggi testuali
- AWL (Instruction List) detto anche lista di istruzioni – Linguaggio di basso livello molto simile all’Assembler. È facilmente convertibile dal KOP.
- ST (Structured Text) detto anche testo strutturato – Linguaggio di alto livello simile al Pascal.