Campi Elettromagnetici e Cabine MT/BT

Sezione 6 – Conclusioni

Da quanto sopra riportato è palese che la legislazione italiana in materia di attenzione ai campi magnetici a frequenza industriale è molto più severa di quella europea (per la popolazione 3 µT del D.P.C.M. del 8 luglio 2003 contro i 100 µT stabiliti dalla Raccomandazione del Consiglio 519).
Personalmente non ritengo che tanta attenzione sia motivata da un reale riscontro tecnico e scientifico, ma piuttosto da una superficiale volontà politico – demagogica del legislatore. Importanti risorse utilizzate sia per lo studio dei campi magnetici generati dalle cabine di trasformazione MT/BT sia per la loro riduzione avrebbero potuto essere dirottate per attività più importanti.
Recenti studi hanno infatti dimostrato che l’utilizzo abituale di telefoni cellulari aumenta la probabilità di contrarre tumori al cervello del 30%, ma nessuno si pone il problema di limitarne l’utilizzo nè tantomeno di prendere provvedimenti in merito. Analogamente si potrebbero citare mille altri esempi di reali pericoli per la popolazione abbondantemente trascurati dagli organi di controllo (incidenti stradali, inquinamento delle falde acquifere, sicurezza sul lavoro, ecc.).
Pertanto secondo le regola del “non capisco, ma mi adeguo” sarà importante negli anni a venire tenere conto di quanto sopra sperando che il legislatore fornisca ulteriori e più efficaci metodologie di calcolo. D’altronde, come dicevano i latini, “Dura Lex, sed lex”.