Guida agli impianti di videosorveglianza – TVCC
Poichè la presente guida vuole avere una valenza più pratica che teorica non tratterò i videoregistratori VCR a cassetta in quanto obsoleti ed ormai surclassati dai moderni videoregistratori digitali (DVR).
I registratori digitali permettono di effettuare una registrazione continua (fino a 50 immagini al secondo) sull’hard disk di un computer (i moderni DVR sono dotati di hard disk di capacità 500 Gb espandibili). Sono provvisti di sistemi di menù di facile utilizzo, programmazione della registrazione giornaliera e settimanale, ed offrono la possibilità di accedere direttamente agli eventi in presa diretta o registrati tramite collegamento in rete Ethernet.
Quando, in un impianto TV a circuito chiuso, è necessario controllare più di una telecamera, sia in diretta (LIVE) che tramite videoregistrazione, occorre prevedere un dispositivo che permetta la visualizzazione multipla delle immagini provenienti dalle telecamere, in sequenza o contemporaneamente.
Questi dispositivi possono essere suddivisi in 4 famiglie principali:
- selettori ciclici
- divisori di quadro (o QUAD)
- matrici video
- multiplexer
Oggigiorno quasi tutti i DVR sono equipaggiati di multiplexer e si possono ragionevolmente ritenere i rimanenti dispositivi (selettori ciclici, QUAD e matrici) ormai tecnologicamente surclassati.
Multiplexer
Un multiplexer ingloba la maggior parte delle funzioni di un sistema video:
- gestione interfacciamento telecamere/monitor e relative sequenze;
- gestione automatica degli allarmi: contatti d’allarme, activity detection (rilevazione di attività su tutto lo schermo per l’ottimizzazione della videoregistrazione), motion detection (rilevazione di movimento in una zona specificata dello schermo per gestione dell’antintrusione e della videoregistrazione);
- gestione delle visualizzazioni multischermo (in diverse combinazioni di telecamere);
- gestione “codificata” delle immagini da e verso il videoregistratore per la visualizzazione continua delle immagini di ogni telecamera;
- gestione dei sistemi che azionano brandeggi e zoom;
- possibilità di controllo remoto tramite tastiere addizionali o P.C.
La principale caratteristica di un multiplexer è la sua modalità di funzionamento che può essere:
- simplex: la memoria video del dispositivo viene utilizzata o per la registrazione delle immagini o per la visualizzazione delle immagini nella configurazione multi-schermo. Quando si registra è però sempre possibile visualizzare un’immagine o una sequenza a schermo intero. (cioè quando registro non posso vedere in multischermo nè immagini registrate nè immagini in tempo reale; posso però vedere l’immagine trasmessa in tempo reale da una singola telecamera)
- duplex: nel funzionamento Duplex è possibile contemporaneamente registrare e riprodurre o visualizzare le immagini nella configurazione multi-schermo; ciò perchè questi multiplexer sono in realtà costituiti da due (Duplex) unità simplex all’interno di un unico multiplexer (cioè quando registro posso vedere in multischermo o i video in diretta o i video registrati)
- triplex: nel funzionamento Triplex è possibile contemporaneamente registrare e riprodurre e visualizzare le immagini nella configurazione multi-schermo poichè questi multiplexer sono costituiti da tre (Triplex) unità simplex all’interno di un unico multiplexer (cioè quando registro posso vedere in multischermo sia i video in diretta sia i video registrati).
Un’altra funzione molto utile implementata sui multiplexer è il “motion detection”. Questa funzione permette di rilevare un movimento all’interno dell’area monitorata da una telecamera. In seguito al rilevamento è possibile attivare un allarme o dare il via alla registrazione delle immagini. Va da sè che l’utilizzo della tecnologia motion detection per la registrazione delle immagini consente di ridurre molto il quantitativo delle immagini registrate e di conseguenza lo spazio occupato sull’hard disk allungando così il periodo di conservazione delle riprese. I moderni DVR consentono, sfruttando la tecnologia digitale, di attivare anche un periodo di pre-registrazione, cioè di registrare le immagini per un periodo antecedente l’attivazione del motion detection (modalità impensabile con la videoregistrazione a cassetta ma possibile digitalmente allocando temporaneamente le immagine e sovrascrivendole quando non più necessarie).