Cablaggio Strutturato – Cavi di Interconnessione
Cavi di interconnessione
In funzione delle dimensioni dell’impianto e delle esigenze dell’utenza, i cavi utilizzati nel cablaggio strutturato sono in rame (4 coppie) o in fibra ottica.
L’attuale normativa prevede che il collegamento in cavo fra pannelli di permutazione e prese delle postazioni di lavoro (oppure fra 2 pannelli di permutazione), per garantire le prestazioni richieste dalla categoria di appartenenza (vedi più avanti), non debba superare i 90 metri.
I cavi in rame 4 coppie possono essere classificati come:
- cavo UTP, non schermato
- cavo FTP, schermato con foglio di alluminio
- cavo STP, schermato con calza in rame
I cavi schermati offrono una maggiore immunità ai disturbi elettromagnetici e quindi una migliore efficienza nella trasmissione dei segnali; al tempo stesso limitano l’emissione di disturbi, con conseguente riduzione dell’inquinamento dell’ambiente circostante; tuttavia non esistono regole precise che definiscano quando un sistema deve essere schermato e la scelta viene demandata ai progettisti dell’impianto.
Qualunque sia la tipologia di cavo è necessario seguire regole precise nell’attestarlo sulla prese RJ45. Nella figura sottostante si riporta l’esatto collegamento da effettuare (T568B).
Per lunghezze di collegamento superiori ai 90 m è necessario ricorrere a fibra ottica (oppure all’installazione di apparati attivi intermedi). La fibra ottica è caratterizzata da una capacità di trasmissione dati molto più elevata del tradizionale cavo in rame e da una totale immunità ai disturbi elettromagnetici; può inoltre coprire distanze di collegamento maggiori tra armadi e prese terminali. Per contro ha un costo più elevato, richiede una maggiore cura durante la posa e attenzioni particolari per le giunzioni tra fibra e terminazioni.
Senza voler entrare in dettagli che esulano dalla presente guida, si può affermare che la fibra ottica può essere utilizzata senza problemi per distanze inferiori ai 1000 metri; per distanze superiori è bene interfacciarsi col gestore ITC e decidere insieme la soluzione più idonea.