Gruppi Elettrogeni

Una guida in 6 sezioni dedicata all’installazione dei gruppi elettrogeni

Sezione 4 – Espulsione dei Gas Combusti

Negli impianti che prevedono l’installazione del gruppo elettrogeno in ambienti chiusi é necessario convogliare i gas di scarico all’esterno per mezzo di appositi condotti. Le tubazioni dei gas di scarico dei motori devono essere di acciaio, di sufficiente robustezza e a perfetta tenuta; sono consentiti i raccordi in ghisa. I tubi dei gas di scarico devono essere sistemati in modo da scaricare direttamente, o tramite camino, all’esterno del locale, dove i gas caldi e le scintille non possono arrecare danni.

L’estremità del tubo di scarico deve essere posta ad almeno 1,50 metri da finestre, porte, aperture praticabili o prese d’aria di ventilazione e ad una quota non inferiore a 3 metri sul piano praticabile.

Gli scarichi dovranno essere protetti dalle intemperie e dotati di drenaggio, nonché di giunto di dilatazione installato in prossimità della flangia di scarico del motore del gruppo elettrogeno finalizzato a compensare:

  • le vibrazioni trasmesse dal motore;
  • le dilatazioni provocate dalle temperature;
  • le imprecisioni di montaggio, di posa e costruzione dei condotti di scarico.

Il percorso della tubazione deve essere realizzato in modo da offrire la minima resistenza possibile al flusso dei gas di scarico. Il problema più grave é la contropressione, in quanto una contropressione eccessiva causa una forte perdita di potenza del motore, l’aumento dei consumi specifici e delle temperature di combustione che, a loro volta, provocano una eccessiva fumosità e sollecitazioni termiche che riducono considerevolmente la vita del motore.

Le principali linee guida su cui basare la progettazione di un impianto di scarico ottimale sono volte a minimizzare la contropressione mediante i seguenti accorgimenti:

  • evitare diametri della tubazione troppo piccoli;
  • limitare il numero delle curve lungo il percorso;
  • evitare in modo assoluto riduzioni di sezione;
  • utilizzare curve con raggi elevati (almeno 2,5 volte il diametro della tubazione);
  • limitare la lunghezza totale dell’impianto dei gas di scarico.

La propagazione del rumore attraverso lo scarico si manifesta con vibrazioni e rumorosità trasmesse alle pareti dalla tubazione ed il caratteristico scoppio all’uscita del condotto. Se si vogliono ridurre al minimo i rumori trasmessi verso l’esterno è opportuno ricorrere ad un silenziatore. Il silenziatore consente di ridurre la rumorosità dell’impianto di scarico per mezzo di deflettori , tubi o camere di espansione che assorbono l’energia del flusso di onde connesso allo scarico dei fumi. Il potere smorzatore di un silenziatore é collegato alle perdite di carico per il suo attraversamento; quindi, occorre trovare un giusto compromesso fra potere smorzatore e perdita di carico.

E’ importante che i supporti del silenziatore e delle tubazioni vengano ben dimensionati, prendendo in considerazione il peso considerevole dei componenti e le vibrazioni residue a cui saranno soggetti durante l’esercizio dell’impianto.

Ultimo aspetto da non trascurare è la coibentazione della tubazione per lo scarico dei gas. Essa infatti è estremamente importante sia per le considerazioni svolte al punto precedente (ridurre il più possibile il calore da dissipare all’interno del locale gruppo elettrogeno) sia per evitare che componenti a portata di mano presentino una temperatura superficiale troppo elevata che potrebbe causare ustioni agli operatori (senza considerare che non è da escludere il rabbocco di combustibile quando dette parti risultano ancora a temperatura elevata.).