Impianti Antifurto per una Villa Isolata

Villa isolata (o stabilimento industriale)

Valgono le stesse considerazioni fatte per l’appartamento con due significative differenze:
   – se esiste una recinzione è possibile aumentare il livello di sicurezza proteggendo le aree comprese fra la recinzione ed il fabbricato.
   – nella protezione degli accessi vengono considerate tutte le finestre (anche quelle ad altezza superiore a 4 metri) in quanto, essendo la villa isolata, non è escludibile che qualcuno possa dotarsi di scala per accedervi.

In base alla prima considerazione è subito evidente che viene aggiunta un’ulteriore barriera protettiva costituita dalla recinzione. Si configurano a questo punto 3 livelli di protezione che la norma identifica così:
   – G1: protezione degli accessi e dei volumi compresi fra recinzione perimetrale e fabbricato
   – G2: protezione degli accessi e dei volumi perimetrali del fabbricato
   – G3: protezione di tutti i volumi del fabbricato

Analizziamo ora la protezione G1, ovvero quella relativa agli accessi e ai volumi compresi fra recinzione perimetrale e fabbricato. Le protezioni che possono essere attuate sono le seguenti:
  – Controllo scavalcamento della recinzione e controllo violazione di un accesso (coefficiente f11)
  – Controllo violazione di una superficie (coefficientef12 )
  – Controllo ambienti esterni (coefficiente f13)

La norma indica semplicemente tre valori di riferimento per i coefficienti sopraindicati, cioè:

f11= 1 se protezione contro lo scavalcamento della recinzione
f11= 0,5 se protezione solo contro violazione degli accessi
f11 = 0 se nessuna protezione

f12= 1 se protezione contro l’effrazione delle superfici
f12 = 0 se nessuna protezione contro l’effrazione delle superfici

Nota: va da sé che se non esistono superfici che possono essere violate (esempio muro di cinta in cemento) si può assumere il coefficiente pari a 1

f13= 1 ambienti esterni protetti (ad esempio mediante barriere ad infrarossi)
f13= 0 ambienti esterni non protetti

Il valore numerico di G1 si ottiene con la seguente formula:
G1 = 0,3 * f11 + 0,2 * f12 + 0,6 * f13

Passiamo alla protezione G2 relativa agli accessi ed ai volumi perimetrali del fabbricato. Le protezioni che si possono attuare sono le seguenti:
   – protezione degli accessi al fabbricato (coefficiente f21)
   – protezione delle superfici del fabbricato (coefficiente f22 )
   – protezione dei volumi perimetrali e dei corridoi del fabbricato (coefficiente f23 )

La norma, anche in questo caso, indica tre valori di riferimento per i coefficienti sopraindicati, cioè:

f21 = 1 se tutti gli accessi risultano protetti (sia porte che finestre)
f21 = 0,5 se risultano protette solo le porte ma non le finestre
f21= 0 se nessuna protezione

f22 = 1 se tutte le superfici risultano protette contro le effrazioni
f22 = 0,5 se risultano protette solo le superfici degli accessi praticabili
f22 = 0 se nessuna protezione

f23 = 1 se protezione dei volumi perimetrali con un anello perimetrale chiuso
f23 = 0,5 se protetti solo i corridoi perimetrali
f23 = 0 se nessuna protezione

Il valore numerico di G2 si ottiene con la seguente formula:
G2 = 0,3 * f21 + 0,2 * f22 + 0,6 * f23

Analizziamo infine la protezione G3 relativa ai volumi interni dell’edificio. La norma prende in considerazione nell’analisi della protezione G3 anche gli accessi e le superfici dei volumi interni. Al fine di semplificare le formule utilizzate nel seguito verrà trascurata questa protezione addizionale.
Il coefficiente che determina la protezione dei volumi interni è denominato f33 ed assume i seguenti valori:

f33= 1 se protezione di tutti i volumi ad eccezione di quelli non importanti (ripostigli, soffitte, ecc.)
f33 = 0,5 se protetti solo i corridoi interni
f33 = 0 se nessuna protezione

Il valore numerico di G3 si ottiene con la seguente formula: G3 = 0,6 * f33

Una volta determinati tutti i livelli di protezione si può passare al calcolo del fattore di merito dei rilevatori utilizzati secondo la seguente formula:

fA = 0,5 * G1 + 0,7 * G2 + 0,2 * G3

A seconda del valore assunto da fA si avranno impianti più o meno performanti, in particolare:
livello 0 – sistema non classificabile : 0 < fA <= 0,3

livello 1 : 0,3 < fA <= 0,6
livello 2 : 0,6 < fA <= 0,8
livello 3 : 0,8 < fA <= 1

Anche in questo caso è bene evidenziare che il coefficiente di maggior importanza (0,7) è assegnato alla protezione perimetrale del fabbricato, mentre quello di minor importanza (0,2) alla protezione dei volumi interni. Alla protezione esterna è assegnato un coefficiente medio-alto (0,5). Tuttavia, personalmente, sono sempre un po’ titubante sull’utilizzo di protezioni perimetrali esterne in quanto temo molto i falsi allarmi (specialmente dovuti alla presenza di animali) il cui perpetrarsi nel tempo renderebbe insensibili gli utilizzatori del sistema (vedasi la famosa favola in cui un ragazzino per prendere in giro i compaesani urlava sempre “al lupo al lupo” ma quando il lupo è giunto sul serio nessuno è accorso perché non credevano più al giovane bugiardo).